In questo caso, l'approccio alla tematica avviene attraverso la lettura in classe del racconto di Stefano Benni "Margherita Dolcevita", da cui gli alunni trarranno spunto per effettuare ricerche, esprimere opinioni, formulare riflessioni sulla tematica in questione.
Margherita abita vicino ad una casa in costruzione che assomiglia ad un cubo di vetro e acciaio. Questa casa è "bioclimatizzata" ed ermeticamente isolata dall'esterno...
A tal proposito, Angelica e Miriam (classe 2I) hanno cercato notizie sui possibili effetti negativi dei climatizzatori, di cui ogni singolo appartamento cittadino romano pare ormai dotato ed è emerso quanto segue:
Sappiamo che in città la temperatura è costantemente superiore, almeno di un grado C, rispetto a zone site al di fuori dell'agglomerato urbano. Esiste, infatti, una sorta di EFFETTO SERRA CITTADINO, dovuto alle emissioni nocive che ogni giorno vengono prodotte dalle automobili e dagli impianti di riscaldamento (e climatizzazione). Se la temperatura media annua sale troppo si percepisce la reale necessità di raffreddare l'aria negli appartamenti cittadini, in particolare durante la rovente stagione estiva. La soluzione più efficace è rappresentata dal climatizzatore, ma se anche questi impianti per funzionare consumano energia e trasportano fonti contaminanti ci chiediamo se non sia il caso di prendere altro tipo di misure, molto più drastiche ed efficaci per frenare, quantomeno, il cosiddetto GLOBAL WARMING, ovvero il RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA.
Angelica e Miriam hanno ricercato, inoltre, informazioni sulla cosiddetta BIOEDILIZIA, che a Roma come in altre grandi città, pare non prender piede. Le nostre periferie sono invase da nuovi palazzi in costruzione. Saranno stati progettati da bioarchitetti? Noi speriamo di sì. Questo è il resoconto delle nostre ragazze:
"La bioedilizia non è una moda o una disciplina scientifica moderna, né una creazione di ecologisti sognatori. La casa ecologica, è una casa fatta con materiali naturali, che non danneggiano l’ambiente esterno, impianti che riducano al massimo i campi elettromagnetici. Oggi l’eco-casa non è più un lusso per pochi e nel nostro quartiere case di questo genere sono quasi inesistenti. Gli edifici sono fatti con materiali che potenzialmente tendono a danneggiare l’ambiente e a inquinarlo. Dalla finestra della nostra classe è visibile in lontananza un traliccio con antenne di telefonia mobile. Ci chiediamo, per esempio, se le emissioni di questo tipo di antenne possano danneggiarci in qualche modo, producendo ELETTROSMOG. Nelle case ecologiche viene utilizzata l'acqua piovana e tipologie costruttive tali da permettere una perfetta permeabilità, traspirazione e ventilazione dell’ edificio, coloranti e protettivi che non rilasciano nell’ambiente interno ed esterno sostanze inquinanti. Un progetto di bioedilizia che si rispetti prevede, inoltre, le competenze di geologi, bioarchitetti, paesaggisti, geopatologi, botanici, il biologi e ingegneri impiantisti. Un esempio di bioedilizia "primitiva"? I Sassi di Matera, i Trulli diAlberobello, i Nuraghi di Sassari...".
C'è di che riflettere...
Questa foto ritrae in lontananza un'antenna di telefonia mobile (da alcuni esperti considerata fonte di elettrosmog) presente nella nostra zona, a ridosso di alcuni palazzi.Continuando con la lettura del testo di Benni scopriamo che Margherita Dolcevita abita in periferia, nei pressi di un campo nomadi...
Le analogie col nostro quartiere, dunque, continuano. Abbiamo pensato allora di approfondire questo aspetto con una ricerca sulla cultura Rom e, nello specifico, su alcuni fatti di cronaca riguardanti il campo nomadi ospitato nella VI Circoscrizione.
Martina è l'autrice del seguente lavoro:
"I NOMADI: I nomadi presenti in Italia si distinguono in tre principali gruppi: Rom, Sinti e Kalè, cui si ricollegano molti altri gruppi e sottogruppi, ognuno con proprie peculiarità. Alcuni hanno la cittadinanza italiana, altri sono extracomunitari. Tra di essi vi sono cattolici, musulmani, ortodossi, testimoni di Geova e pentecostali. In passato esercitavano attività svariate: tra loro vi erano musicisti, fabbri calderari, commercianti di cavalli e giostrai. Malgrado il cambiamento dei tempi e l'adeguamento alla società tecnologica, il modo di porsi di fronte alla vita, la struttura sociale dei Rom è rimasta sostanzialmente immutata. La famiglia è intesa come gruppo sociale che discende da un antenato comune. Il loro sistema sociale è basato sul severo rispetto di alcune norme etico-morali che regolano la comunità per garantire ai singoli individui la piena integrazione. Non esistono, per esempio, classi o gerarchie sociali, l'anziano è molto rispettato, in quanto custode della memoria delle tradizioni. Nelle loro canzoni, che vengono anche ballate, si parla quasi sempre della loro terra, dove i fiumi sono puliti, i boschi verdi e dove si è sempre allegri. Un loro detto dice: "Noi ROM siamo come l'erba che si piega al vento e che si rialza appena la tempesta è passata". PROBLEMATICHE: Sembra che tuttora molti bambini nomadi non frequentino la scuola dell'obbligo e tra i nomadi adulti prevalga ancora l'analfabetismo, anche se la maggioranza di essi sono cittadini italiani per nascita o perché alla fine della II G.M. vivevano ai confini e scelsero l'Italia come patria. Spesso i servizi igienico-sanitari all’interno dei campi lasciano a desiderare, illuminazione e riscaldamento sono inadeguati, con la conseguenza di rischi di incendi dovuti all’uso di piccoli braceri o stufette a gas. Molti non riescono più a fare lavori dignitosi o comunque remunerativi. IL CAMPO NOMADI DEL NOSTRO QUARTIERE: Ormai da molti anni anche nel nostro quartiere si sono stabiliti dei nomadi. Sono accampati vicino alla Chiesa Santa Maria Madre della Misericordia. Nel campo, inaugurato dal comune di Roma otto anni fa, sono ospitate in una trentina di prefabbricati circa cinquanta famiglie di origine romena e serba. Alcune Autorità dello Stato, durante la scorsa estate, si sono recate in visita al campo. Il campo di via Gordiani era già stato distrutto da un incendio tre anni fa e, più di recente, si è verificato un nuovo incendio, dove hanno perso la vita due giovani sposi. Il campo è diviso in due settori: da una parte i serbi, dall'altra i bosniaci, con problemi di convivenza tra le due comunità. UNA STORIA DEL CAMPO NOMADI CHE MI HA COLPITO: Prima abbiamo ricordato il recente rogo del campo in cui sono morti due giovani di 17 e 16 anni Liuba e Sasha. All'origine delle fiamme c’è stato forse il difettoso funzionamento di una stufetta. Prima di soccombere sotto le fiamme, una delle due vittime ha salvato i genitori e tre cugini di 9 mesi, 8 e 18 anni che dividevano con lui il prefabbricato. Risvegliato dall'odore di plastica bruciata che aveva invaso il prefabbricato, Sasha avrebbe trascinato all'esterno prima i suoi genitori e i tre cugini di nove mesi, otto e 18 anni. Rientrato nella baracca per la terza volta con l'intenzione di salvare la giovane moglie, sarebbe crollato ai piedi del suo letto soffocato dal fumo. Così l'hanno trovato i vigili del fuoco, dopo aver lottato a lungo per spegnere le fiamme.".
Venerdì 7 dicembre le nostre classi 1I e 2I hanno partecipato, a scuola, alla giornata conclusiva, relativa alla sezione "La tutela dell'ambiente", organizzata dall'associazione Duncan 3.0. Noi insegnanti ve ne diamo un resoconto.
Gli alunni (in particolare la 2I, che aveva già completato la lettura del racconto in questione) hanno potuto seguire la messa in scena teatrale del testo narrativo di Stefano Benni "Margherita Dolcevita", ad opera di una giovane compagnia al suo debutto, facente parte dell'associazione. Quest'ultima, di seguito, ha proposto alla scolaresca la proiezione del video di Al Gore "An inconvenient Truth", grazie al quale l'ex candidato alla Presidenza americana è stato di recente insignito del PREMIO NOBEL PER LA PACE. La motivazione di tale onoreficenza è insita nell'impegno che Gore ha dimostrato, nel corso degli ultimi anni, nel voler dare massima diffusione al suo video presso l'opinione pubblica mondiale, contrastando l'ostruzionismo delle potenti lobbies petrolifere.
Il video è incentrato sugli effetti catastrofici che il GLOBAL WARMING sta determinando e determinerà sempre più frequentemente nel futuro prossimo venturo in alcune zone del globo. Scopo del video è quello di sensibilizzare quanti ancora credono che gli allarmi degli scienziati siano eccessivi o privi di fondamento. La realtà è che l'effetto serra, come l'economista Jeremy Rifkin (grande sostenitore dell'idrogeno e delle fonti rinnovabili d'energia) predisse anni fa, sta raggiungendo un punto di non ritorno e soltanto se l'umanità prenderà per tempo le dovute misure per limitare le emissioni di gas serra potrà arginarne la portata catastrofica. Tanto per iniziare... sottoscrivendo all'unanimità IL PROTOCOLLO DI KYOTO, DIFFERENZIANDO le fonti energetiche, incentivando le FONTI RINNOVABILI di ENERGIA (SOLARE, EOLICO, IDROELETTRICO, GEOTERMIA, BIOMASSE), riducendo il ricorso alle fonti FOSSILI di energia (carbone, petrolio, gas), FRENANDO I CONSUMI E GLI SPRECHI, etc.
"Il racconto "Margherita Dolcevita" ci ha fatto riflettere molto sui problemi dell'ambiente, in particolare sull'inquinamento nelle nostre città. Molte ricerche sono state fatte a tal proposito, ad esempio quella sui rom, sull'inquinamento del Tevere e sull'effetto negativo dei climatizzatori. In questo progetto sono stati coinvolti non solo professori e alunni, ma anche i nostri genitori, con le loro proposte per migliorare l'ambiente del quartiere ed esporre sul blog i problemi più gravi, come l'aumento delle rapine, i limitati spazi verdi, i graffiti sui muri, etc. Siamo convinte che l'ambiente potrebbe migliorare se solo lo volessimo. Un video molto bello e significativo è stato quello di Al Gore, precedentemente candidato alle elezioni presidenziali americane, insieme a George Bush. Questo video mostrava lo scioglimento progressivo dei ghiacci, le conseguenti probabili inondazioni di alcune località costiere del globo, insomma, come la Terra potrebbe diventare, a causa dell'uomo, l'Inferno. E' stata evidenziata soprattutto l'incapacità dell'uomo di scegliere le cose davvero importanti, come preferire la Terra all'oro. Ma se si continuasse a scegliere l'oro, per quanto tempo ancora ci sarà la Terra?".
"Nel testo "Margherita Dolvevita" la protagonista è una ragazzina della nostra età che abita in periferia. Di fronte al giardino di casa sua viene eretto un cubo nero di vetro e acciaio, ovvero la casa dei suoi nuovi vicini: la famiglia Del Bene. Da questo momento Margherita non è più la stessa, i suoi genitori cambiano completamente stile di vita e il suo ambiente si riempie di inutili tecnologie (per es. climatizzatori che emettono aria bio purificata) e sostanze dannose per la natura. Il 7 dicembre abbiamo assistito ad una rappresentazione teatrale tratta dal libro e ad un video su cosa sta succedendo al nostro pianeta. La "nostra" Terra è in grande pericolo, i ghiacci dei Poli si stanno lentamente sciogliendo a causa dell'effetto serra. Durante la giornata dedicata a "Porte Aperte all'Ambiente", invece, un professore spagnolo ci ha raccontato di quando insieme ad altri professori ha portato i suoi alunni nel bosco appena distrutto da un devstante incendio, alle isole Canarie. Lo scopo della escursione era quello di dare una nuova possibilità al bosco di rigenerarsi, piantando nuovi alberi. In questo modo gli alunni hanno visto e vissuto di persona la gravità dei danni causati dall'incendio, comprendendo meglio l'importanza della natura per la loro stessa vita.".
Nessun commento:
Posta un commento