venerdì 30 novembre 2007

Proposte e sondaggi

Le nostre classi hanno effettuato un sondaggio su un campione complessivo di 155 persone del quartiere. Ringraziamo genitori, parenti e conoscenti che hanno aderito all'iniziativa, sottoponendosi alle domande del questionario e avanzando le loro proposte. Suggeriamo, per chi fosse interessato a comunicarci altre proposte per migliorare il quartiere, di farlo direttamente sul blog, scrivendo mediante la funzione COMMENTO. Si provvederà successivamente ad introdurre gli interventi più interessanti direttamente sul nostro blog.


Noi pensiamo che anche in tal modo, sul web, possa concretizzarsi quel RAPPORTO SCUOLA/TERRITORIO che sta alla base di una partecipazione e di un senso civico troppo spesso trascurati o dimenticati. Il blog è uno strumento versatile, dinamico, interattivo e come tale è entrato da qualche tempo a far parte della nuova didattica scolastica.


Invitiamo, inoltre, le scuole presenti sul web, interessate alla nostra iniziativa, ad interagire con noi sul blog.



QUESTIONARIO SULL’AMBIENTE DI VILLA GORDIANI

Classe 1 I

CAMPIONE: 55 adulti di età compresa tra 18 e 80 anni, residenti nel quartiere

PROPOSTE:

1) Ritieni efficace la raccolta differenziata nel tuo quartiere?

Si: 38; No: 17

2) Pensi che vada valorizzato di più il verde di villa Gordiani?
Si: 50; No: 5

3) Le strade sono percorribili e pulite nel tuo quartiere?
Si: 11; No: 44

4) C’è un problema di sicurezza (furti, rapine) nella tua zona?

Si: 37; No: 18
5) Secondo te, l’aria che respiri è inquinata anche nel tuo quartiere?
Si: 49; No: 6

Di seguito possiamo analizzare i dati raccolti dalla 1I, rappresentati sugli istogrammi realizzati da Angelica:



Proposte su come migliorare la qualità della vita nel quartiere.
  • Maggiore attenzione per la pulizia di strade, giardini e marciapiedi, imbrattati soprattutto dagli escrementi dei cani. Le strade sono spesso mal collegate (es. via Teano/via Acqua Bullicante) tanto da risultare a tratti pericolose per la stessa incolumità dei cittadini. Più attenzione anche alla pulizia dei muri. (5 persone)
  • Maggiore sorveglianza da parte di vigilanti o uomini addetti alla sicurezza delle strade a qualsiasi ora della giornata, soprattutto vicino ad incroci, attraversamenti pedonali e scuole.
  • Più luce e illuminazione (magari fotovoltaica) per le strade
  • Aumentare l'attenzione nei confronti della circolazione e dello spaccio delle droghe. (4 persone).
  • Più controlli da parte dello Stato e/o del Comune su tutto quello che non è legale e civile, con multe per i trasgressori.

  • Maggiore attenzione alle attrezzature dei giardini, che siano sportive o destinate allo svago dei bambini, con controlli e manutenzione periodica; preservare ed estendere ulteriormente gli spazi verdi, recuperando le aree abbandonate ed evitando di riconvertirli in terreno edificabile.
  • Richiamo all'osservanza della legge che vieta di lasciare i volantini di propaganda sui cruscotti delle auto.
  • Più servizi: teatro, cinema, negozi di ogni tipo, una biblioteca più fornita, centri di ritrovo attivi e accoglienti per tutte le fasce d'età.
  • Ripristino dell'impianto di irrigazione nel parco Gordiani.
  • Potatura annuale delle piante nel parco e in viale Partenope.
  • Diffondere la conoscenza delle nuove tecnologie applicate ai veicoli al fine di ridurre le emissioni inquinanti nell'aria: auto ad idrogeno, a metano, elettriche; incentivare l'uso e la distribuzione dei biocarburanti anche in Italia.
  • Contrastare l'abuso edilizio, sia per sortire un minore impatto paesaggistico, sia per promuovere una organizzazione territoriale efficiente e razionale.
  • Ludoteche sempre aperte, più spazio gratuito dove muoversi e stare insieme; una PISTA CICLABILE e per pattinare.
  • Maggiore frequenza, da parte degli operatori dell’AMA, nello svuotare i cassonetti adibiti alla raccolta differenziata, troppo spesso stracolmi e nel pulire le strade.
  • Maggiore informazione ai cittadini sulle regole per una corretta raccolta dei rifiuti.
  • Realizzare sulle strade dei limitatori di velocità, soprattutto in vicinanza delle strisce pedonali.
  • Rimuovere con maggiore frequenza auto e motorini abbandonati; maggiori spazi per i parcheggi.
  • Aumentare e potenziare le corse degli autobus, i punti semaforici.
  • Utilizzo di moduli fotovoltaici, in particolare sui tetti di edifici pubblici quali LE SCUOLE o anche per l'illuminazione pubblica delle strade.
  • Maggiore quantità di punti zebrati per l’attraversamento pedonale, soprattutto per tutelare bambini e anziani; realizzare sottopassaggi tra gli incroci delle vie tranviarie (sulla Prenestina); più giornate ecologiche in cui si vieti la circolazione delle automobili.
  • Più severità e rigore da parte delle forze pubbliche nei controlli dei reali contravventori e malviventi.


  • CLASSE 1 P

    Il sondaggio della 1 P è stato effettuato su un campione di 100 persone

    mercoledì 28 novembre 2007

    La tutela dell'ambiente. Progetto "Scuola ad arte"

    La classe 2I collabora, con la 1I e la 1P, alla realizzazione di questo blog, in quanto partecipa con gli insegnanti al Progetto, proposto dall'associazione Duncan 3.0, "Scuola ad arte", che prevede l'approfondimento di questioni legate alla tematica ambientale nella sezione "La tutela dell'ambiente".
    In questo caso, l'approccio alla tematica avviene attraverso la lettura in classe del racconto di Stefano Benni "Margherita Dolcevita", da cui gli alunni trarranno spunto per effettuare ricerche, esprimere opinioni, formulare riflessioni sulla tematica in questione.

    Margherita abita vicino ad una casa in costruzione che assomiglia ad un cubo di vetro e acciaio. Questa casa è "bioclimatizzata" ed ermeticamente isolata dall'esterno...

    A tal proposito, Angelica e Miriam (classe 2I) hanno cercato notizie sui possibili effetti negativi dei climatizzatori, di cui ogni singolo appartamento cittadino romano pare ormai dotato ed è emerso quanto segue:



    "Gli impianti di climatizzazione possono trasportare fonti di contaminanti, rumori e vibrazioni, soprattutto se sottoposti a una non regolare manutenzione. I benefici derivati dai condizionatori sono sempre associati ad un elevato consumo energetico: per esempio, una stanza di 20 mq necessita di un condizionatore che consuma poco meno di 1 Kwh.".

    Sappiamo che in città la temperatura è costantemente superiore, almeno di un grado C, rispetto a zone site al di fuori dell'agglomerato urbano. Esiste, infatti, una sorta di EFFETTO SERRA CITTADINO, dovuto alle emissioni nocive che ogni giorno vengono prodotte dalle automobili e dagli impianti di riscaldamento (e climatizzazione). Se la temperatura media annua sale troppo si percepisce la reale necessità di raffreddare l'aria negli appartamenti cittadini, in particolare durante la rovente stagione estiva. La soluzione più efficace è rappresentata dal climatizzatore, ma se anche questi impianti per funzionare consumano energia e trasportano fonti contaminanti ci chiediamo se non sia il caso di prendere altro tipo di misure, molto più drastiche ed efficaci per frenare, quantomeno, il cosiddetto GLOBAL WARMING, ovvero il RISCALDAMENTO GLOBALE DEL PIANETA.

    Angelica e Miriam hanno ricercato, inoltre, informazioni sulla cosiddetta BIOEDILIZIA, che a Roma come in altre grandi città, pare non prender piede. Le nostre periferie sono invase da nuovi palazzi in costruzione. Saranno stati progettati da bioarchitetti? Noi speriamo di sì. Questo è il resoconto delle nostre ragazze:

    "La bioedilizia non è una moda o una disciplina scientifica moderna, né una creazione di ecologisti sognatori. La casa ecologica, è una casa fatta con materiali naturali, che non danneggiano l’ambiente esterno, impianti che riducano al massimo i campi elettromagnetici. Oggi l’eco-casa non è più un lusso per pochi e nel nostro quartiere case di questo genere sono quasi inesistenti. Gli edifici sono fatti con materiali che potenzialmente tendono a danneggiare l’ambiente e a inquinarlo. Dalla finestra della nostra classe è visibile in lontananza un traliccio con antenne di telefonia mobile. Ci chiediamo, per esempio, se le emissioni di questo tipo di antenne possano danneggiarci in qualche modo, producendo ELETTROSMOG. Nelle case ecologiche viene utilizzata l'acqua piovana e tipologie costruttive tali da permettere una perfetta permeabilità, traspirazione e ventilazione dell’ edificio, coloranti e protettivi che non rilasciano nell’ambiente interno ed esterno sostanze inquinanti. Un progetto di bioedilizia che si rispetti prevede, inoltre, le competenze di geologi, bioarchitetti, paesaggisti, geopatologi, botanici, il biologi e ingegneri impiantisti. Un esempio di bioedilizia "primitiva"? I Sassi di Matera, i Trulli diAlberobello, i Nuraghi di Sassari...".

    C'è di che riflettere...


    Questa foto ritrae in lontananza un'antenna di telefonia mobile (da alcuni esperti considerata fonte di elettrosmog) presente nella nostra zona, a ridosso di alcuni palazzi.

    Continuando con la lettura del testo di Benni scopriamo che Margherita Dolcevita abita in periferia, nei pressi di un campo nomadi...

    Le analogie col nostro quartiere, dunque, continuano. Abbiamo pensato allora di approfondire questo aspetto con una ricerca sulla cultura Rom e, nello specifico, su alcuni fatti di cronaca riguardanti il campo nomadi ospitato nella VI Circoscrizione.
    Martina è l'autrice del seguente lavoro:

    "I NOMADI: I nomadi presenti in Italia si distinguono in tre principali gruppi: Rom, Sinti e Kalè, cui si ricollegano molti altri gruppi e sottogruppi, ognuno con proprie peculiarità. Alcuni hanno la cittadinanza italiana, altri sono extracomunitari. Tra di essi vi sono cattolici, musulmani, ortodossi, testimoni di Geova e pentecostali. In passato esercitavano attività svariate: tra loro vi erano musicisti, fabbri calderari, commercianti di cavalli e giostrai. Malgrado il cambiamento dei tempi e l'adeguamento alla società tecnologica, il modo di porsi di fronte alla vita, la struttura sociale dei Rom è rimasta sostanzialmente immutata. La famiglia è intesa come gruppo sociale che discende da un antenato comune. Il loro sistema sociale è basato sul severo rispetto di alcune norme etico-morali che regolano la comunità per garantire ai singoli individui la piena integrazione. Non esistono, per esempio, classi o gerarchie sociali, l'anziano è molto rispettato, in quanto custode della memoria delle tradizioni. Nelle loro canzoni, che vengono anche ballate, si parla quasi sempre della loro terra, dove i fiumi sono puliti, i boschi verdi e dove si è sempre allegri. Un loro detto dice: "Noi ROM siamo come l'erba che si piega al vento e che si rialza appena la tempesta è passata". PROBLEMATICHE: Sembra che tuttora molti bambini nomadi non frequentino la scuola dell'obbligo e tra i nomadi adulti prevalga ancora l'analfabetismo, anche se la maggioranza di essi sono cittadini italiani per nascita o perché alla fine della II G.M. vivevano ai confini e scelsero l'Italia come patria. Spesso i servizi igienico-sanitari all’interno dei campi lasciano a desiderare, illuminazione e riscaldamento sono inadeguati, con la conseguenza di rischi di incendi dovuti all’uso di piccoli braceri o stufette a gas. Molti non riescono più a fare lavori dignitosi o comunque remunerativi. IL CAMPO NOMADI DEL NOSTRO QUARTIERE: Ormai da molti anni anche nel nostro quartiere si sono stabiliti dei nomadi. Sono accampati vicino alla Chiesa Santa Maria Madre della Misericordia. Nel campo, inaugurato dal comune di Roma otto anni fa, sono ospitate in una trentina di prefabbricati circa cinquanta famiglie di origine romena e serba. Alcune Autorità dello Stato, durante la scorsa estate, si sono recate in visita al campo. Il campo di via Gordiani era già stato distrutto da un incendio tre anni fa e, più di recente, si è verificato un nuovo incendio, dove hanno perso la vita due giovani sposi. Il campo è diviso in due settori: da una parte i serbi, dall'altra i bosniaci, con problemi di convivenza tra le due comunità. UNA STORIA DEL CAMPO NOMADI CHE MI HA COLPITO: Prima abbiamo ricordato il recente rogo del campo in cui sono morti due giovani di 17 e 16 anni Liuba e Sasha. All'origine delle fiamme c’è stato forse il difettoso funzionamento di una stufetta. Prima di soccombere sotto le fiamme, una delle due vittime ha salvato i genitori e tre cugini di 9 mesi, 8 e 18 anni che dividevano con lui il prefabbricato. Risvegliato dall'odore di plastica bruciata che aveva invaso il prefabbricato, Sasha avrebbe trascinato all'esterno prima i suoi genitori e i tre cugini di nove mesi, otto e 18 anni. Rientrato nella baracca per la terza volta con l'intenzione di salvare la giovane moglie, sarebbe crollato ai piedi del suo letto soffocato dal fumo. Così l'hanno trovato i vigili del fuoco, dopo aver lottato a lungo per spegnere le fiamme.".


    Venerdì 7 dicembre le nostre classi 1I e 2I hanno partecipato, a scuola, alla giornata conclusiva, relativa alla sezione "La tutela dell'ambiente", organizzata dall'associazione Duncan 3.0. Noi insegnanti ve ne diamo un resoconto.

    Gli alunni (in particolare la 2I, che aveva già completato la lettura del racconto in questione) hanno potuto seguire la messa in scena teatrale del testo narrativo di Stefano Benni "Margherita Dolcevita", ad opera di una giovane compagnia al suo debutto, facente parte dell'associazione. Quest'ultima, di seguito, ha proposto alla scolaresca la proiezione del video di Al Gore "An inconvenient Truth", grazie al quale l'ex candidato alla Presidenza americana è stato di recente insignito del PREMIO NOBEL PER LA PACE. La motivazione di tale onoreficenza è insita nell'impegno che Gore ha dimostrato, nel corso degli ultimi anni, nel voler dare massima diffusione al suo video presso l'opinione pubblica mondiale, contrastando l'ostruzionismo delle potenti lobbies petrolifere.
    Il video è incentrato sugli effetti catastrofici che il GLOBAL WARMING sta determinando e determinerà sempre più frequentemente nel futuro prossimo venturo in alcune zone del globo. Scopo del video è quello di sensibilizzare quanti ancora credono che gli allarmi degli scienziati siano eccessivi o privi di fondamento. La realtà è che l'effetto serra, come l'economista Jeremy Rifkin (grande sostenitore dell'idrogeno e delle fonti rinnovabili d'energia) predisse anni fa, sta raggiungendo un punto di non ritorno e soltanto se l'umanità prenderà per tempo le dovute misure per limitare le emissioni di gas serra potrà arginarne la portata catastrofica. Tanto per iniziare... sottoscrivendo all'unanimità IL PROTOCOLLO DI KYOTO,
    DIFFERENZIANDO le fonti energetiche, incentivando le FONTI RINNOVABILI di ENERGIA (SOLARE, EOLICO, IDROELETTRICO, GEOTERMIA, BIOMASSE), riducendo il ricorso alle fonti FOSSILI di energia (carbone, petrolio, gas), FRENANDO I CONSUMI E GLI SPRECHI, etc.
    Vediamo quali conclusioni Angelica e Miriam (2I) hanno tratto dall'esperienza sopra descritta:

    "Il racconto "Margherita Dolcevita" ci ha fatto riflettere molto sui problemi dell'ambiente, in particolare sull'inquinamento nelle nostre città. Molte ricerche sono state fatte a tal proposito, ad esempio quella sui rom, sull'inquinamento del Tevere e sull'effetto negativo dei climatizzatori. In questo progetto sono stati coinvolti non solo professori e alunni, ma anche i nostri genitori, con le loro proposte per migliorare l'ambiente del quartiere ed esporre sul blog i problemi più gravi, come l'aumento delle rapine, i limitati spazi verdi, i graffiti sui muri, etc. Siamo convinte che l'ambiente potrebbe migliorare se solo lo volessimo. Un video molto bello e significativo è stato quello di Al Gore, precedentemente candidato alle elezioni presidenziali americane, insieme a George Bush. Questo video mostrava lo scioglimento progressivo dei ghiacci, le conseguenti probabili inondazioni di alcune località costiere del globo, insomma, come la Terra potrebbe diventare, a causa dell'uomo, l'Inferno. E' stata evidenziata soprattutto l'incapacità dell'uomo di scegliere le cose davvero importanti, come preferire la Terra all'oro. Ma se si continuasse a scegliere l'oro, per quanto tempo ancora ci sarà la Terra?".

    Anche Martina (2I) ha espresso la sua opinione e le sue riflessioni sull'esperienza appena descritta:

    "Nel testo "Margherita Dolvevita" la protagonista è una ragazzina della nostra età che abita in periferia. Di fronte al giardino di casa sua viene eretto un cubo nero di vetro e acciaio, ovvero la casa dei suoi nuovi vicini: la famiglia Del Bene. Da questo momento Margherita non è più la stessa, i suoi genitori cambiano completamente stile di vita e il suo ambiente si riempie di inutili tecnologie (per es. climatizzatori che emettono aria bio purificata) e sostanze dannose per la natura. Il 7 dicembre abbiamo assistito ad una rappresentazione teatrale tratta dal libro e ad un video su cosa sta succedendo al nostro pianeta. La "nostra" Terra è in grande pericolo, i ghiacci dei Poli si stanno lentamente sciogliendo a causa dell'effetto serra. Durante la giornata dedicata a "Porte Aperte all'Ambiente", invece, un professore spagnolo ci ha raccontato di quando insieme ad altri professori ha portato i suoi alunni nel bosco appena distrutto da un devstante incendio, alle isole Canarie. Lo scopo della escursione era quello di dare una nuova possibilità al bosco di rigenerarsi, piantando nuovi alberi. In questo modo gli alunni hanno visto e vissuto di persona la gravità dei danni causati dall'incendio, comprendendo meglio l'importanza della natura per la loro stessa vita.".
    Edoardo (2I), invece, osserva:
    "Le continue guerre, l'inquinamento, l'estinzione degli animali stanno trasformando il nostro bel pianeta in una eterna prigione. Il bello è che nessuno se ne accorge! Continuiamo a distruggere la Terra per i nostri comodi, eliminando anche quei pochi spiazzi di paradiso rimasti: le isole sperdute tra gli oceani, i deliziosi paesini tra i monti dove non c'è ancora l'invadenza della tecnologia moderna, gli abissi marini dove l'uomo non può mettere piede".

    lunedì 26 novembre 2007

    I nostri spot a difesa dell'ambiente

    Una presenza inquietante si insinua tra le strade di città minacciando di invadere il globo. Saranno alieni o... semplicemente SPAZZATURA?


    Il "muro simpatico" raffigura un murales, tra i tanti, che prova ripugnanza... per se stesso!

    Gli spot sono stati realizzati da Pierpaolo.


    In questa sezione del blog alcuni alunni si sono cimentati nella creazione di spot per sponsorizzare -una volta tanto - la difesa e la tutela dell'ambiente e del patrimonio archeologico cittadino.



    Riutilizzando (nel primo spot) le parole di un noto claim pubblicitario, Pierpaolo e Fabiano fanno parlare finalmente i RUDERI di Villa Gordiani, che evidentemente da anni attendono di essere valorizzati maggiormente...


    Francesca e Giulia (classe 1I) interpretano lo stato d'animo di quanti si apprestano a sfidare un ordinario traffico cittadino.


    Amara constatazione di un cane!: sono ancora Fabiano e Pierpaolo (classe 1I) gli autori.




    Non affidiamo al "supremo" ciò che possiamo fare noi umani, subito, da oggi!!! E' questo ciò che Francesca e Giulia (1I) ci fanno intendere con questo spot.

    Ambiente-città e salute

    Scene da "inferno" metropolitano anche nel nostro quartiere. Proviamo a fare un confronto tra le foto di Villa Gordiani e le foto che seguono, scattate da Pierpaolo in mezzo al traffico...

    Alcune vie della nostra zona



    La foto a destra ritrae il cantiere della metro C, posto di fronte alla zona occupata dal campo nomadi

    In queste foto prevale il grigiore: il grigio dei veleni dispersi nell'aria (tra cui il micidiale particolato - LE POLVERI SOTTILI- che penetra nei polmoni), il grigio delle strade e delle automobili, il grigio di una giornata immersi nel traffico cittadino.
    La relazione tra Ambiente e Salute è molto stretta. E' con la rivoluzione industriale che hanno preso piede le cosiddette malattie cronico-degenerative.
    Oggi, uno dei fattori che determinano il diffondersi di malattie è costituito dai processi migratori e dagli spostamenti intercontinentali in continuo aumento.
    L'acqua, i liquami, il suolo, gli alimenti, l'aria sono i principali veicoli d'infezione.
    L'ossido di carbonio, l'anidride solforosa, le diossine, gli idrocarburi policiclici aromatici sono tutti composti da combustione incompleta o dall'estrazione di materiali naturali. Tali sostanze costituiscono i cosiddetti GAS SERRA, responsabili dell'ormai noto effetto serra.
    L'effetto serra, dovuto all'inquinamento prodotto dalle attività umane, provocherà il diffondersi di nuove malattie in latitudini non consuete, secondo un articolo di Repubblica del 26/4/2007, che riportava le tesi di alcuni scienziati. Ancora secondo questo articolo, in Europa gli inverni miti faranno diminuire i casi di influenza e malattie da raffreddamento, ma d'estate il caldo sarà sempre piu insopportabile e per i piu anziani pericoloso.
    Stefano ed Edoardo (classe 1P) hanno approfondito il discorso sull'inquinamento dell’aria, le polveri sottili e la salute dell’uomo.
    Diamo un'occhiata alla loro ricerca:
    "L’aria non è più quella di una volta, un luogo comune che corrisponde sempre più a una triste realtà. Sembra accertato il contributo dato alla diffusione delle malattie cardio-polmonari dall’aria inquinata di città, in particolare dalle famigerate polveri sottili. Ma cosa sono? Le polveri sottili – PM10 (particolate mater) - sono particelle fini respirabili con un diametro inferiore a 10 micrometri (10 millesimi di millimetro) e quindi in grado di penetrare nel tratto dell’apparato respiratorio (naso e laringe). L’azione dannosa è irritante e cancerogena. Le polveri sottili possono trasportare sostanze irritanti come il carbone o idrocarburi tossici che svolgono un’azione cancerogena. Le polveri atmosferiche sono prodotte sia da sorgenti naturali che da quelle relative all’uomo. Tra le sorgenti naturali troviamo l’erosione del vento, gli incendi boschivi e le emissioni vulcaniche; tra quelle umane la combustione dei processi industriali e il traffico veicolare. Emissioni dirette sono quelle provocate da gas di scarico, indirette quelle dovute al sollevamento della polvere.
    I picchi di inquinamento coincidono con l’inverno, quando il riscaldamento delle case è al massimo e circolano molte più auto. Le automobili polverizzano l’asfalto delle strade e lo portano in atmosfera. Molte città organizzano il blocco occasionale del traffico, ma serve a qualcosa? Servirebbe se le automobili si fermassero nei giorni feriali, quando tutti prendono le loro auto per recarsi al lavoro. Purtroppo, però, è ormai accertato che, se smettessimo di inquinare sin da subito, l'effetto degli agenti inquinanti che per decenni abbiamo immesso nell'atmosfera avrebbe comunque bisogno di un certo periodo per essere del tutto riassorbito... Non sarà dunque il blocco occasionale del traffico che potrà risolvere l'emergenza PM10 nelle nostre città!
    Altri fattori inquinanti sono le centrali di energia che bruciano carbone e petroli per rifornire gli stabilimenti industriali e per usi domestici. Anidride carbonica e altri gas tossici liberati nell’aria influiscono negativamente sulle condizioni atmosferiche e sulla salute di esseri umani, piante e animali. Il piombo delle auto è velenosissimo e causa gravi disturbi a fegato, polmoni e avvelenamento del sangue. Altri composti come azoto, zolfo e cloro provocano gravi irritazioni agli occhi e alle mucose dei polmoni. L’ossido di carbonio è un vero e proprio veleno per il sangue. Le emissioni di gas inquinanti danneggiano l’ambiente anche con le piogge acide, provocano l’aumento della temperatura sulla superficie terrestre e diminuiscono lo spessore dello strato di ozono che circonda la terra proteggendola dai dannosi raggi ultravioletti del sole.

    EFFETTO SERRA
    Effetto serra è il fenomeno climatico di riscaldamento degli strati inferiori dell’atmosfera terrestre, causato dall’assorbimento, da parte di alcuni gas, della radiazione infrarossa emessa dalla terra. L’effetto serra naturale riveste un'importanza fondamentale per gli organismi viventi, perché limita la dispersione del calore e determina il mantenimento di una temperatura costante del pianeta. Tuttavia, l’immissione in atmosfera di elevate quantità di anidride carbonica (CO2) e altri gas serra, dovuta alle attività industriali, ha potenziato l’effetto serra naturale e sta determinando un anomalo aumento della temperatura, fenomeno conosciuto come “riscaldamento globale”. I gas serra coinvolti sono l’anidride carbonica (che da sola contribuisce al 70% dell’effetto serra), il metano, il vapore acqueo, il protossido di azoto (o ossido di diazoto), l’ozono e i cloro-fluorocarburi (cfc dei frigoriferi). Il riscaldamento globale potrebbe causare lo scioglimento delle calotte polari e comportare un innalzamento del livello delle acque marine. Il riscaldamento della temperatura delle acque marine potrebbe modificare le correnti oceaniche, il moto ondoso e la salinità (nel film The day after tomorrow vengono rappresentate, esasperandole, le catastrofiche ripercussioni sul nostro pianeta di un'eventuale era glaciale, secondo altre tesi di esperti del Pentagono). L’impatto sullo scioglimento delle nevi e sulla portata dei fiumi avrebbe conseguenze tali da danneggiare numerose attività umane, dall’agricoltura alla produzione di energia idroelettrica. Per quanto riguarda i vegetali, sensibili ai cambiamenti climatici, un aumento di 1° C sarebbe sufficiente ad eliminare molte specie. ".
    Adesso andiamo ad esaminare nel dettaglio quali sono e cosa comportano...

    ...LE PRINCIPALI SOSTANZE INQUINANTI
    Ossido di carbonio
    CO
    Combustione, impi. siderurgici., raffinazione greggio, vulcani
    Asfissia, tossicità cardiovascolare, morte
    Aumento dell’attività respiratoria

    Anidride carbonica
    CO2
    Combustione, industrie, vulcani, respiraz. incendi, decompos. sost. organiche
    Asfissia per sostituzione dell’ossigeno dell’aria, morte
    Aumento della fotosintesi
    Incrostazioni, effetto serra
    Monossido d’azoto Biossido d’azoto
    NO
    NO2
    Combustione ad alte temperature, produzione di composti azotati
    Irritazione agli occhi, mucose, asfissia, danni ai tessuti
    Rallentamento della crescita
    Corrosione dei metalli e della pietra, riduz. strato ozono
    Ammoniaca
    NH3
    Industrie chimiche, concerie, allevam., attività microbica
    Irritazione agli occhi, mucose, asfissia, danni ai tessuti

    Anidride solforosa
    Anidride solforica

    SO2
    SO3
    Combustione, processi industriali, incendi, vulcani
    Irritaz. agli occhi, alle vie respiratorie, danni vascolari
    Rallentamento della crescita, ustioni fogliari, perdita elasticità rottura dei rami
    Corrosione metalli e pietra, piogge acide
    Composti del piombo
    PbO
    PbO2
    Combust. benzine, fonderie, industrie della ceramica
    Avvelenamenti del sangue
    tossicità
    Contaminaz. della catena alimentare
    Amianto
    Estraz. e lavoraz. dell’amianto, usura freni,frizioni
    Cancerogenità polmoni e grastrointestinale

    Acido cloridico
    HCl
    Industria, combust. materie plastiche, clorazione acqua
    Irritaz. occhi e mucose, danni ai polmoni, morte
    Alterazione dei tessuti
    Riduzione strato dell’ozono
    Acido fluoridrico
    HF
    Produzione materie plastiche, riscaldamento dei minerali, vulcani
    Irritaz. occhi, mucose e respirat., dannni intest. e anemie
    Inibizione della respirazione, tossicità
    Alterazione del vetro
    Idrocarburi
    es. metano
    (CH4)
    Combustione e raffinazione, incendi, emissione di gas naturali, decomposizione sostanze organic.
    Irritazione, tossicità, cancerogenità
    tossicità
    Formazione di smog
    Ozono
    O3
    combustioni
    Irritazioni pelle, occhi e morte
    Alterazioni fogliari, necrosi
    Alterazioni gomme e tessuti
    (a cura di Stefano ed Edoardo)
    Alcuni alunni di 1 I hanno approfondito, con le seguenti ricerche e le loro personali interpretazioni, gli argomenti relativi all'effetto serra e al BUCO NELL'OZONO, di cui si sente sempre più frequentemente parlare. Noi docenti consideriamo fondamentale sapere come studenti di questa fascia d'età rielaborino argomenti di tale portata e importanza.

    IL BUCO DELL’OZONO
    La parte dell’atmosfera più vicina alla Terra si chiama troposfera.
    Sulla troposfera si trova la stratosfera, dove c’è un gas molto importante per la vita sul nostro pianeta: l’ozono, che assorbe tutti i raggi pericolosi e nocivi del sole, cioè i raggi ultravioletti UV.
    Senza l’ozono questi raggi raggiungerebbero il suolo, distruggendo ogni forma di vita. L’ozono forma una specie di scudo che protegge la Terra.
    L’inquinamento dell’aria e l’uso incontrollato di alcune sostanze chimiche stanno danneggiando questo prezioso scudo. Hanno infatti accelerato la formazione di un “buco” della fascia dell’ozono e per questo motivo i raggio ultravioletti danneggiano le piante, gli animali e la pelle degli uomini, causando sempre più spesso tumori.
    Ci sono delle sostanze chimiche, chiamate CFC, cioè clorofluorocarburi, usate nei frigoriferi, nelle bombolette spray e negli imballaggi, che sono le prime responsabili di tale danneggiamento dell’ozono.
    Gli scienziati stanno osservando due particolari “buchi” in corrispondenza dell’Artide e dell’Antartide.
    EFFETTO SERRA
    L’atmosfera si comporta come una "serra" che intrappola il calore del sole e scalda la Terra. L’inquinamento dell’aria trattiene ancora di più la produzione il calore, aumentando l’effetto serra. Se non si ridurrà la produzione di sostanze inquinanti il clima terrestre potrà subire notevoli cambiamenti aumentandone pericolosamente la temperatura.
    Giulio (classe 1 I)
    BUCO DELL’OZONO
    L’ozonosfera è una delle fasce che proteggono la Terra dai raggi UV, ma da tempo si è “bucata”. PERCHE'? L’uomo produce delle sostanze che stanno distruggendo le molecole che la costituivano. A causa di questo BUCO l’effetto serra è aumentato ed ha permesso di entrare anche parti delle radiazioni UV.
    CONSEGUENZE?
    I ghiacciai si sciolgono garantendo l’estinzione degli animali che vi abitano, provocando di conseguenza l’aumento del livello dei mari, siccità, carestia, aumento dei tumori della pelle, mancanza di acque potabili, estati sempre più calde, ecc., ecc.,…….
    Francesca (classe 1I)
    OZONO
    L’ozono è una sostanza che circonda il nostro pianeta e fa parte dell’atmosfera.
    Esso serve per proteggere la Terra dai raggi ultravioletti che sono radiazioni solari molto pericolose, perché possono provocare tumori agli esseri viventi.
    Quando l’ozono elimina questi raggi dannosi si assottiglia, ma si riproduce in fretta. Ora con tutto l’inquinamento che c’è l’ozono non fa più in tempo a riformarsi e si sta formando un buco nell’ozono di più importanti dimensioni nelle zone artiche.
    Francesca R. (classe 1I)
    Ozonosfera
    E' la fascia dell'atmosfera terrestre che assorbe le radiazioni U.V. dannose. La fascia si consuma perché noi dalla terra emaniamo gas che attaccano da sotto questo strato di ozono. L'ozono in realtà un pò si assottiglia da solo, però noi non diamo il tempo all'ozono di ricostituirsi. Il compito dell'ozonosfera è quello di bloccare i raggi dannosi provocati dal sole. Si può dire che è una fascia protettiva in tutti i sensi.
    Effetto serra
    La radiazione infrarossa (tramite il buco dell'ozono) tocca il suolo e viene assorbita in parte dal terreno e il resto la rimanda nello spazio. Questo fa sì che la terra sia alla temperatura giusta: 15 gradi = calore giusto. Noi però, anno dopo anno, ci surriscaldiamo e così non facciamo passare neanche il 20% di quello che dovrebbe uscire. I gas nocivi che emaniamo formano una nuvola che non permette l'uscita della radiazione infrarossa e allo stasso tempo provoca il buco dell'ozono.
    Giulia (classe 1I)
    EFFETTO SERRA E PROTOCOLLO DI KYOTO
    Alcuni gas presenti nell'atmosfera generano l’"Effetto Serra". Questo fenomeno determina un aumento notevole d gradi nella temperatura del nostro pianeta. Tra i principali gas ad effetto serra è il biossido di carbonio, questo gas è il prodotto finale dei combustibili fossili (carbone, petrolio e metano). Dopo attenti studi, si presume che le zone più colpite del nostro pianeta saranno quelle del nord America, Asia del nord e centrale. Le conseguenze si manifesteranno con l’innalzamento dei livelli dei mari, siccità, ondate di calore e suoli più aridi. Per fortuna nel 1997 numerosi Paesi hanno sottoscritto un accordo internazionale il Protocollo di Kyoto: questo accordo prevede l’impegno dei Paesi industrializzati ad una diminuzione del 5% dei loro livelli di emissione dei gas ad effetto serra.
    Lorenzo (classe 1I)
    Sul Protocollo di Kyoto aggiungiamo che...
    Purtroppo, come è noto, il Protocollo di Kyoto non è stato sottoscritto dal primo paese al mondo responsabile delle emissioni di gas serra: gli Stati Uniti d'America, né dall'Australia. Cina e India (attualmente tra i paesi a maggiore crescita economica del globo), considerate nel 1997 paesi in via di sviluppo, non furono obbligate a sottoscrivere il suddetto Protocollo. Attualmente è in studio una nuova fase, denominata Protocollo di Kyoto 2, che avrà inizio nel 2012!
    Ciò che forse non si è ben compreso è l'importanza di quello strato d'atmosfera che circonda la Terra, più sottile di quanto si possa immaginare e, nonostante tutto, già gravemente compromesso dai gas serra e dall'immondizia spaziale costituita dai resti di satelliti dismessi, rottami di navicelle, etc che vagano pericolosamente da decenni intorno al globo.
    A tal proposito, Filippo descrive così l'atmosfera terrestre:
    "Tra tutti i pianeti del Sistema Solare la Terra è l’unica a possedere un’atmosfera ricca di azoto, elemento fondamentale per consentire la presenza della vita vegetale, animale ed umana. L’atmosfera svolge anche ruoli essenziali per garantire la protezione della vita: essa costituisce infatti uno schermo efficiente per assorbire le radiazioni ultraviolette, inoltre protegge la superficie terrestre dall’impatto delle meteoriti che, ad eccezione di alcune che sono particolarmente grandi e rilevanti, si disintegrano per l’attrito con gli strati superiori.".

    giovedì 22 novembre 2007

    Le nostre considerazioni sul degrado del quartiere

    Foto di Filippo

    Su questo post del blog troveremo foto e commenti che testimoniano lo stato di abbandono dei nostri beni naturali e architettonici. I ragazzi della Piranesi sono gli autori di questo interessante reportage...


    La prima foto è di Stefano (1I), le altre di Marco (1P)



    Così commenta Marco (1P) le sue foto di Villa Gordiani:

    "Le foto che ho scattato sono nelle tre aeree distinte del parco di Villa Gordiani.
    In tutte si nota la presenza di rifiuti di vario genere e tutte riconducibili alla “stupidità”, come dice mia sorella, di alcuni abitanti del quartiere, stupidità e pigrizia in quanto spesso, e le foto lo dimostrano, dove ci sono le maggiori quantità di rifiuti nelle immediate vicinanze sono presenti cassonetti per le immondizie di tutte le dimensioni e per tutte le tipologie. Io vorrei domandare a queste persone se anche nelle loro case sono abituati a lasciare bottiglie o lattine a terra vicino ad un divano, o scarti di merendine nella propria cameretta magari vicino alla play-station, mia madre non me lo permetterebbe mai.
    Le cose da fare non sarebbero poi molte se tutti collaborassimo, niente cartacce a terra e niente scritte sui muri renderebbero il nostro quartiere sicuramente più gradevole e le risorse umane ed economiche risparmiate potrebbero essere investite anche nella cura e nella valorizzazione dei parchi che sono sempre frequentatissimi in ogni stagione, anche da me.".

    Se la civiltà di un paese si misura dal modo in cui vengono trattati i bambini, giudicate voi...

    Anche il trattamento riservato agli adulti, a volte, lascia a desiderare...

    foto di Fabiano (1I)
    foto di Marco (1P)

    Questa sezione del blog è dedicata ai commenti e alle foto, scattate dagli alunni in questo mese di novembre, che ritraggono i dettagli del degrado in cui versano strade e aree verdi nella zona Gordiani.










    "Le foto che abbiamo scattato rappresentano la sporcizia che ormai domina i nostri quartieri: gli alberi sono diventati armadi pieni di stracci, le strade sono piene di buche e sui marciapiedi giacciono cacche di cane e sporcizia. Sui muri dei palazzi si vedono scritte e disegni, sulle strade si possono anche vedere sputi di “ragazzacci”, vicino ai secchi dell’immondizia molti sono i rifiuti gettati per terra.
    Secondo noi bisognerebbe conservare e preservare dal degrado le poche aree verdi, come villa Gordiani, tenuta in modo pietoso, dove l'unica traccia di vita che anima i vecchi resti della tenuta dei Gordiani è costituita dai gatti e i cani randagi.
    Inoltre nel nostro quartiere stanno aumentando negli ultimi tempi le rapine. Perché non mettere più vigilanti?
    Si potrebbero, poi, evitare le scritte sui muri mettendo in atto il sistema parigino dei muri ondulati che respingono le vernici delle bombolette.
    Le strade andrebbero riasfaltate in quanto piene di buche e noi sappiamo che queste possono causare incidenti ad auto e pedoni. Sarebbe, infine, opportuno raccogliere le cacche di cane ed essere più severi nei confronti di chi trasgredisce alle regole del vivere civile.".
    (Fabiano e Pierpaolo - classe 1I)


    "Il nostro quartiere non è curato bene, ci sono persone che non lo rispettano e lasciano bottiglie di birra lungo i marciapiedi.
    Le scritte sui muri vengono riverniciate dal comune ma poi degli incivili tornano a sporcarli con le bombolette.
    I parchi di Villa Gordiani non sono molto puliti e anche gli impianti della società sportiva calcistica. A queste cose credo che si possa rimediare. Più grave è il problema dell'inquinamento dell’aria che respiriamo tutti i giorni e che provoca tumori ai polmoni. Roma è una bella città, ha una storia grandiosa ma quasi tutti i monumenti sono stati, o rischiano di rovinarsi, per l'incuria e il cattivo comportamento di alcuni suoi cittadini.
    Il parco di Villa Gordiani mi piacerebbe più pulito e ben curato e soprattutto vorrei le strade asfaltate e senza buche perché sotto casa mia è pieno.".

    (Nicolas - classe 1I)



    (foto a cura di Nicolas - 1I)

    Le nostre strade e i nostri marciapiedi sono pieni di cicche di sigarette, cartacce, bottiglie di vetro, escrementi di cane e, talvolta, siringhe. All'inciviltà di alcune persone si deve aggiungere la mancanza di vigilanza e soprattutto di rigore nel far rispettare le norme del vivere civile.

    A questo proposito vogliamo evidenziare I TEMPI DI RESISTENZA dei singoli rifiuti nell'ambiente:

    - SIGARETTE.......... FINO A 3 ANNI
    - GOMME DA MASTICARE.......... 5 ANNI
    - LATTINA DI ALLUMINIO.......... 20-100 ANNI
    - FERMALATTINE.......... 450 ANNI
    - SACCHETTO DI PLASTICA.......... 100-1000 ANNI
    - CARTA TELEFONICA.......... 1000 ANNI
    - BOTTIGLIA DI VETRO.......... TEMPO INDETERMINATO
    - SCATOLA DI CARTONE.......... 2 MESI
    - BOTTIGLIA DI PLASTICA.......... 100-1000 ANNI
    - LEGNO VERNICIATO.......... 13 ANNI
    - CONTENITORI DI POLISTIROLO.......... 50 ANNI
    - PANNOLINO.......... 450 ANNI

    Considerando che Roma conta circa tre milioni di abitanti e che ogni persona produce singolarmente una determinata quantità di rifiuti, si possono facimente immaginare le conseguenze sull'ambiente della somma dei comportamenti scorretti di ogni singolo individuo.

    Nella nostra Circoscrizione (la VI), come nelle altre, si pratica la raccolta differenziata dei rifiuti e, periodicamente, la raccolta dei rifiuti ingombranti che ognuno riversa, in giorni prestabiliti, nel deposito AMA di via Teano. Pare che l'iniziativa stia interessando sempre più cittadini, ma non di rado capita ancora (come testimoniano le foto) di trovare vicino ai cassonetti delle nostre vie, biciclette, mobili o sanitari abbandonati e da smaltire. E c'è perfino, purtroppo, chi fruga nei cassonetti alla ricerca di qualcosa da riciclare per sé... Ma questo è un altro problema!

    Scrive Filippo (classe 1I): "Roma, un tempo la città più bella del mondo con bellezze storiche come Colosseo e Fori Imperiali, oggi appare completamente trasformata. Nelle vie della periferia, tra cui la via Prenestina in cui io abito, trovo spesso buste dell’immondizia fuori dai cassonetti, feci di cane lungo i marciapiedi, buche lungo la strada e scritte sui muri appena pitturati di un palazzo, che magari un anziano ha pagato con metà o più della sua pensione. Tutto ciò avviene perché non si vuol perdere tempo a differenziare i rifiuti e metterli negli appositi cassonetti (carta, plastica e vetro), o a raccogliere le feci del proprio cane, mentre per qualcuno che non si pone troppi problemi risulta più divertente e meno faticoso liberare la propria fantasia sui muri metropolitani.".
    Foto del quartiere a cura di Filippo (1I)


    Riflettono Giulia e Francesca (classe 1I): "Secondo noi via Prenestina andrebbe migliorata sotto molti aspetti: la cacca dei cani troppo diffusa sui marciapiedi (anche vicino alle scuole!), le bottiglie di birra abbandonate da “qualcuno” nei pressi di qualche negozio d'alimentari - se un bimbo ci cade sopra sono dolori!-; le siringhe, che sono poche, ma ogni tanto si trovano qua e là e sappiamo tutti perché vanno subito eliminate. I camion dell’AMA dovrebbero fare “più visite” ai cassonetti (produciamo troppa immondizia) perché a volte “straripano”, e secondo noi sono fatti di materiale scadente rispetto agli altri (basta guardarsi in giro per rendersi conto di come si siano ridotti in pochi mesi). L'immondizia è anche riversata senza busta sui marciapiedi! Molta gente, inoltre, parcheggia l’auto agli angoli dei marciapiedi, non consentendo il passaggio dei pedoni, o peggio, dei passeggini. Ma non si rendono conto che così intralciano il passaggio a carrozzine, invalidi ecc…?
    Anche le auto che occupano il posto dei disabili andrebbero multate più di frequente e sotto casa ce ne sono di esempi. I prati che alcuni anni fa erano verdi ora sono ricoperti di cartacce. Insomma via Prenestina andrebbe migliorata perché, malgrado tutto, rimane un bel quartiere, anche per il patrimonio storico offerto da Villa Gordiani.".

    Giulia e Francesca sollevano un problema che in periferia si stenta ad affrontare: quello delle BARRIERE ARCHITETTONICHE, ovvero di tutto ciò che ostacola la mobilità, sulle nostre strade e marciapiedi, delle persone "diversamente abili", delle mamme con passeggino e carrozzina e degli anziani. Macchine in sosta sulle strisce pedonali, motorini in ogni angolo libero di strada, marciapiedi e scale prive di scivoli rendono l'uscita un vero e proprio slalom, un percorso ad ostacoli, sia per le categorie più in difficoltà sia per la gente comune. A quando un occhio di riguardo per il pedone?

    foto di Francesca

    Speriamo che la Metro C tra qualche anno possa rendere più SOSTENIBILE IL TRAFFICO AUTOMOBILISTICO della zona Gordiani, e non solo... Da stime recenti abbiamo appreso, infatti, che Roma è la città italiana con più auto per famiglia (in media tre auto per famiglia). Il parco auto cittadino è considerevolmente aumentato negli ultimi anni e ci chiediamo come questa pericolosa tendenza possa venire incontro all'esigenza di abbattere le polveri sottili e i gas serra in città. Riguardo all'anno scorso, per esempio, sappiamo che la capitale compare tra le città italiane ad aver sforato più volte nel corso dell'anno il limite consentito di emissioni nocive. E qui in zona circolano sempre più SUV (le automobili che inquinano maggiormente)!

    Una delle soluzioni avanzate dal Comune per rendere più sostenibile il traffico cittadino è quella delle PISTE CICLABILI. A tal proposito inseriamo l'intervento di Laura (classe 1P):

    "Il nostro municipio Roma 6, ha aderito al progetto per la realizzazione di piste ciclabili nel quartiere. Infatti il municipio vuole che la bicicletta, oltre che fonte di svago, possa diventare un vero e proprio mezzo di trasporto. Questo sarà un modo per ridurre traffico ed incidenti, ma anche per diminuire l'inquinamento causato dallo smog delle auto e dei motocicli.
    La pista percorrerà principalmente la via Prenestina e la via Casilina, con diramazioni in viale della Primavera, così da collegarla con le linee della metro A in zona Tuscolana, e con la futura fermata della metro C in via delle Gardenie, il trenino della Casilina, la tranvia Prenestina, la Fr2 Serenissima e Prenestina e la futura fermata della metro C1 di Serenissima. Il progetto sarà avviato ed è stata espressa soddisfazione da parte dell'Assessore all'ambiente Stefano Veglianti, del Presidente della commissione ambiente e urbanistica Giammarco Palmieri e dal Presidente della commissione lavori pubblici e mobilità Angelo Callocchia.
    Presto la bicicletta potrà rivoluzionare il nostro modo di vivere....".

    Noi tutti speriamo che il progetto diventi presto realtà.

    E' la volta di Davide (classe 1I) che osserva: "Il mio quartiere ha negozi di tutti i tipi, per esempio negozi di accessori per auto, alimentari, e poi scuole di ogni ordine e grado e chiese – ndr: presso una di queste chiese, in via Cori, Nanni Moretti girò il film La messa è finita, mentre l'altra chiesa è vicino al capo nomadi - dove si frequenta il catechismo, ecc. Però ha anche delle cose squallide. Mi fa rabbia che i padroni portino i cani ai parchi a fare la cacca, prorio dove i bambini dovrebbero giocare liberamente. Un’altra cosa che mi fa rabbia è l'immondizia che la gente lascia in giro, ad esempio le carte della pizza. Perché queste persone sporcano il proprio ambiente? E' semplice! Perché se ne “fregano”. Invece a via Prenestina mi piace sentire il rumore del tram che passa spesso. Un’altra cosa che non mi piace del mio quartiere è l’inquinamento e lo smog che ogni giorno si accumula. Ad esempio il gas e il fumo che lasciano le macchine… Queste sono le mie impressioni sul quartiere.







    Foto di Nicolas. Nell'ordine, si possono distinguere: cartacce gettate sulla strada, proprio davanti ad un cassonetto per la raccolta della carta; un water nei pressi di un recinto; una moto abbandonata; dei muri imbrattati; rifiuti e incuria in un cortile.
    Nella VI CIRCOSCRIZIONE ricordiamo che c'è la possibilità di smaltire i rifiuti ingombranti presso il deposito dell'AMA in via Teano!!!

    Secondo Giovanni e Giulio (classe 1I), invece: " A rovinare i nostri quartieri sono i ragazzi che non rispettano l’ambiente. A Roma ci sono molti muri imbrattati o rifiuti buttati per le vie. Questi ragazzi si dovrebbero rendere conto che rovinano l’ambiente e dovrebbero imparare a rispettarlo. In città c’è anche il problema dell’inquinamento provocato dalle automobili e dai ciclomotori. Noi sappiamo che a causa dell’effetto serra molti ghiacciai si stanno sciogliendo e fra qualche tempo innalzeranno le acque dei mari che, a loro volta, sommergeranno molte città costiere. Per quanto riguarda la nostra città la soluzione più giusta sarebbe chiedere al Comune di pulire più spesso i nostri quartieri e di costruire più aree verdi dedicate ai bambini e all’ambiente."

    Michela ed Elena (classe 1I): "IL NOSTRO QUARTIERE FA PARTE DELLA VI CIRCOSCRIZIONE e qualche volta è penalizzato da comportamenti incivili. MOLTA GENTE, RENDE SPAZZATURA IL SUO TERRITORIO, NON RACCOGLIENDO I BISOGNI DEI CANI, IMBRATTANDO MURI, GETTANDO IMMONDIZIA AI PIEDI DEL CASSONETTO, NON CONSIDERANDO IL VALORE POSITIVO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. SECONDO NOI IL NOSTRO QUARTIERE DOVREBBE RICEVERE DELLE MIGLIORIE PER poter elevare la qualità della vita. Lo SMOG presente nell'aria (non basta Villa Gordiani purtroppo ad attenuarne gli effetti nel quartiere) , PROCURA GRAVI danni al nostro corpo, sin da bambini.".

    Villa Gordiani meriterebbe un trattamento migliore da parte dei suoi frequentatori e probabilmente maggiore vigilanza, anche notturna.

    Vediamo cos'altro ha fotografato Marco (classe IP) passeggiando nel parco...

    "Il nostro quartiere non è pulito, perché la gente non lo rispetta, gettando l'immondizia per le strade e, alcune volte, trovando i secchioni pieni, qualcuno getta i sacchi della spazzatura per terra, non rendendosi conto dell’inquinamento che provoca. Inoltre, essendoci molte macchine in circolazione, c’è molto gas nocivo nell'aria . I padroni dei cani non raccolgono i bisogni con palette e sacchetti, come dovrebbero fare. Altra cosa di dubbio gusto sono i MURALES e le scritte sugli scivoli dove giocano i bambini.". (Alessandro e Pierfrancesco - classe 1I)

    Giulio, Giovanni e Yiwei (classe 1I) pensano che: "Bisognerebbe chiedere al comune di ripulire più spesso i nostri quartieri e di costruire più aree verdi dedicate ai bambini e all’ambiente naturale. Noi speriamo che gli spazi verdi rimasti non siano mai edificabili. Nel nostro quartiere, le vie sono poco illuminate e la gente ha paura di uscire perché ci sono molte persone che bevono gli alcolici, in particolare durante le ore notturne, e si ubriacano. Di notte si sentono urla e schiamazzi e la gente ha paura.".

    Dalle riflessioni degli alunni emerge la preoccupazione per lo stato di abbandono dei beni naturali e architettonici, ma si percepisce anche il timore per l'incremento di episodi legati al crimine: rapine nei negozi, spaccio di sostanze stupefacenti, borseggi, atti di vandalismo di vario genere si stanno verificando in zona Gordiani con più frequenza rispetto a qualche anno fa. Da qui l'esigenza di sentirsi più protetti e sorvegliati dalle Forze dell'Ordine.