giovedì 21 febbraio 2008

Notizie di "cronaca ambientale" da Roma

VERNICI ECOLOGICHE in "sesto"?

"Abbiamo letto sul giornale Viavai un articolo che tratta di vernici ecologiche. Pare che il nostro municipio abbia intenzione di adottare il metodo dell’ecopittura per ristrutturare i palazzi.
Cosa sono le ecopitture?
Le ecopitture sono composti metallici che, provocando una reazione chimica, “catturano” l’inquinamento. Dopo lo rilasciano sotto forma di sostanze NON nocive. A nostro parere bisognerebbe approfittare al più presto di questa scoperta riverniciando i palazzi di Largo Preneste, ovvero di una delle zone più inquinate di Roma.
In questo modo si potrebbe contribuire a ridurre notevolmente l'inquinamento atmosferico che danneggia gravemente la salute dei cittadini della nostra città.".
Francesca, Giulia & Elena (1I)


Povero Tevere!


"Il Tevere ha cumuli di rifiuti dovunque: stracci, palloni, bottiglie, deiezioni di animali e calzini. Sotto le arcate del ponte Magliana, per esempio, spunta una mega-baraccopoli con discariche a cielo aperto. Immondizia giù dagli argini, carrelli del supermercato, pneumatici, perfino carcasse di auto e di motorini affiorano tra l’acqua e le sponde.
Tutto questo si ripercuote naturalmente sulla flora e sulle diverse specie di animali, soprattutto gli uccelli, che non trovando più il loro habitat, si spostano in bacini meno inquinati e più folti di vegetazione.
L’unica specie animale che vive ancora indisturbato pare sia il ratto norvegicus o pantegana delle fogne, insieme alla nutria o castorino.

Abbiamo tratto la notizia da http://www.roma.repubblica.it/ quando ci capita di osservare coi nostri occhi lo stato in cui versa un fiume storico come il nostro non possiamo che constatarne l'estremo degrado!". Nicolas e Giulio (1I)




"Leggendo le ultime notizie sul Tevere pare che sia il fiume italiano più interessato dai reati fluviali: pesce illegale, inquinamento delle acque, mancata depurazione e sversamento di sostanze inquinanti o tossiche. Le alte concentrazioni di sostanze azotate e fosfati sono indicatrici di acque inquinate e di bassa qualità. L’inquinamento del Tevere dipenderebbe in parte da quello dell’Aniene. Un tempo doveva essere un posto favoloso, dove fare bagni e navigare, mentre per noi oggi è un fiume-discarica. E' storicamente uno dei fiumi più importanti d’Italia, è ridotto peggio di un secchione dell’immondizia quando il camion non passa da molto tempo, insomma è proprio indecente!".

Fabiano e Pierpaolo (1I)




Aria di casa mia!
"Abbiamo commentato in classe, oggi 14/01/08, la notizia secondo cui alcune fabbriche d’automobili stanno producendo e commerciando un filtro antiparticolato, il "FAP", che ridurrebbe le microparticelle (polveri sottili) che escono dalla marmitta delle automobili in nanoparticelle. Alcuni scienziati però sostengono che queste nanoparticelle, per le loro ridottissime dimensioni, potrebbero raggiungere il nostro DNA mutandolo, oppure creare all'interno dei tessuti umani delle infiammazioni e a lungo andare dei tumori. Secondo noi bisognerebbe sperimentare bene questo filtro (visto che la circolazione delle auto con Fap può avvenire anche nei giorni di blocco del traffico cittadino) e/o trovare altre soluzioni al problema dell'inquinamento dell'aria a Roma.".Pierpaolo e Fabiano (1I)

Una strada della capitale...

Tutti in bici?

"Abbiamo letto la notizia secondo cui il Comune di Roma ha realizzato delle piste ciclabili in alcuni municipi, mentre in altri sarebbero in fase di realizzazione.
Queste piste sono state progettate per ridurre l’inquinamento ambientale provocato da macchine, treni e autobus.
Alcune piste ciclabili dovrebbero partire dal Tevere e raggiungere il mare. La pista ciclabile, però, non può essere costruita nel lato sinistro del fiume, perché ci sono cantieri navali che ostruiscono il passaggio della pista stessa. Noi speriamo soltanto che Roma diventi una città ciclabile davvero.".
Benedetta,Eleonora,Simona e Alessia (1I)



Italian Graffiti...

"Si moltiplicano i graffiti sui muri del Pigneto. Oltre ad aver scattato foto che sul nostro blog parlano da sole riguardo alla tematica in questione, abbiamo appreso tale notizia dal giornale “Via Vai”. I muri dei palazzi, infatti, sono colmi di “Tag” (graffiti) che deturpano il quartiere.
Le “Tag” ora sono considerate opere d‘arte da alcuni negozianti, che le sfruttano per "abbellire" le proprie serrande, ma che restano comunque illegali. In qualche angolo del quartiere ci sono dei luoghi cupi che i ragazzi armati di bomboletta "ravvivano" con colori vivaci e disegni stravaganti, i quali a volte sono anche apprezzati da chi vive in zona." (1I).

Sara (di 2 I) ha approfondito il tema graffitismo con una ricerca:

"Il graffitismo nacque alla fine degli anni 60 a New York per mano di giovani ispanici e neri che ricoprirono i muri della città con le tags, i loro soprannomi e nomi d'arte. L'obiettivo era quello di apporre più firme nel maggior numero di posti. Fu nel 72 che Kool 223 realizzò il primo Master di due elementi con cui ricoprì la carrozza del metrò. Phase II aggiunse al pezzo uno sfondo a forma di nuvola, il Cloud. Nel 73 nacque IL GRAFFITO 3D e il WILD STYLE composto da lettere astratte e colori e abbellito con decori. Dagli anni 80 subentrano i cartoons e i fumetti tra i soggetti dei graffiti metropolitani.
Secondo recenti sondaggi il 76% dei giovani riterrebbe piacevoli i graffiti, per altri servirebbero da ribellione, mentre altri ancora li riterrebbero solo degli atti vandalici".

4 commenti:

Anonimo ha detto...

un giorno un professore è venuto a far supplenza e ci ha detto di fare un progetto molto interessante sull'ambiente allora io ho scritto: DIFENDI L'AMBIENTE DALLA CATTIVA GENTE!!!!!!!

1° Mettere in commercio automobili ad idrogeno e/o solari.
2°Fare una multa salatissima a chi butta le carte o altri tipi di scarto a terra.
3°Mettere in un'unica parte delle città un'area molto vasta per i graffitari così da non indurli a scrivere su muri pubblici.
4°Ingaggiare molti piu' operatori ecologici per permettere il regolare svolgimento delle attività "AMA".
5°Riciclare e ripurificare acqua non piu' in utilizzo.

come ultime due cose vorrei suggerire di publicizzare o il blog o altre fonti importanti per l'ambiente sia su televisione come spot pubblicitari sia su giornali,riviste o altre fonti cartacee.

Anonimo ha detto...

Presso la mostra convegno “Gira e Respira” organizzata da Legambiente al Politecnico di Milano, All’interno di un condominio è stato possibile toccare con mano qualità e vantaggi derivanti dall’impiego di prodotti che consentono uno stile di vita più sano: tra questi le ecopitture, che grazie alla fotocatalisi, un processo che si attiva con l’azione combinata della luce (solare o artificiale) e dell’aria, contrastano efficacemente l’inquinamento indoor trasformando in sostanze innocue i principali agenti inquinanti: i due elementi, a contatto con il rivestimento delle superfici, favoriscono infatti l’ossidazione e la decomposizione delle sostanze organiche ed inorganiche (assimilabili a tutte le polveri sottili – PM10), dei microbi, degli ossidi di azoto, degli aromatici policondensati, del benzene, dell’anidride solforosa, del monossido di carbonio, della formaldeide, dell’acetaldeide, del metanolo, dell’etanolo, del benzene, dell’etilbenzene, del mexilene, del monossido e del biossido di azoto. La composizione dell’atmosfera all’interno degli edifici è infatti sostanzialmente la stessa che si respira all’esterno, anche se cambiano le quantità e i tipi di contaminanti. Agli inquinanti provenienti dall’esterno si aggiungono una serie di agenti le cui fonti sono all’interno degli edifici: materiali di costruzione, fumo di sigaretta, emissioni degli impianti di riscaldamento, condizionamento e cottura dei cibi, esalazioni provenienti dagli arredi, dai rivestimenti, dalle colle e dalle pittura murale. Gli Ecorivestimenti di Global Engineering sono stati applicati con successo in diversi Comuni in Italia e all’estero (Milano, Parma, Caserta, Ortisei, Singapore, Londra, ecc.). Nella scuola media di via Solferino a Milano, i composti organici volatili si sono ridotti del 40% rispetto all’esterno dopo che le pareti sono state dipinte con le ecopitture. Nel tunnel di Viale Porpora, dopo l’applicazione delle pitture si sono registrati i seguenti dati: - 67% di Nox (ossido di azoto), - 47% di PM2,5 (particolato fine), - 33% di muffe e lieviti, - 47% di Sox (ossido di zolfo).
Antonio,2°I
P.S. sul commento di yuri vorrei dire che costa mandare uno spot in TV.

Anonimo ha detto...

I campi elettromagnetici naturali sono le ultime vittime delle alterazioni avvenute nell’ambiente biologico con l’avvento dell’era elettrica fino all’attuale fase tecnologica, in cui l’uso dell’energia nella sua forma elettromagnetica è aumentato notevolmente per via dello sviluppo e della diffusione degli impianti per le telecomunicazioni e delle apparecchiature elettriche; così l’inquinamento elettromagnetico cresce inarrestabilmente sul nostro pianeta, pericoloso ed “invisibile”, celandosi dietro l’ignoranza che circonda il problema e costituendo una seria minaccia per la salute pubblica. I campi elettromagnetici inquinanti sono generati sia in Bassa frequenza che in Alta frequenza, due milioni di volte superiori a quelli del fondo naturale. I campi a Bassa frequenza sono generati dagli elettrodotti, dai trasformatori e dagli elettrodomestici, i campi ad Alta frequenza dalle onde impiegate per le trasmissioni radiotelevisive e per la telefonia mobile. Quest’ultimo settore merita un discorso a parte per i danni causati dall’utilizzo, ormai estremamente diffuso, dei telefoni cellulari e per la presenza nell’ambiente urbano dei ripetitori, i quali determinano l’impatto più dannoso sulla popolazione esposta alle sue onde. In quest’ambito gli interessi in gioco sono forti, quindi i gestori degli impianti per le telecomunicazioni, in accordo con amministratori e proprietari d’immobili, non hanno scrupoli nell’istallare impianti ed antenne in prossimità di condomini, approfittando della disinformazione che avvolge la questione, di una legislazione insufficiente e “corrompendo” i condomini con offerte vantaggiose (contratti gratuiti di rete fissa, telefonini in omaggio, sostanziose somme di denaro).Gli effetti nocivi che i campi elettromagnetici determinano sull’organismo umano possono essere suddivisi in due categorie: a breve e a lungo termine. Gli effetti a breve termine maggiormente riscontrati negli individui esposti alle radiazioni sono: micro-scosse, vibrazione dei capelli e della peluria, fino ad arrivare a variazioni del metabolismo, delle funzioni ghiandolari, del sistema immunitario, del sistema nervoso centrale e del comportamento. Gli effetti a lungo termine possono essere suddivisi, a loro volta, in tumorali e non tumorali. Svariati sono gli effetti non tumorali, evidenziati da attendibili studi scientifici: disturbi neurologici, circolatori e del sonno; alterazioni ematologiche, vertigini, depressione, cefalee; limitazione della capacità di apprendimento, perdita di memoria, caduta di capelli, diminuzione della libido. Per quanto riguarda gli effetti tumorali, l’esposizione a campi elettromagnetici viene associata all'incremento di tumori del sistema nervoso centrale e del sangue (leucemia).
Antonio,2°I

Gaia ha detto...

Ottima la ricerca sull'elettrosmog. Ricorda di specificare sempre la fonte, così posso pubblicarla direttamente sul blog.