VERNICI ECOLOGICHE in "sesto"?
"Abbiamo letto sul giornale Viavai un articolo che tratta di vernici ecologiche. Pare che il nostro municipio abbia intenzione di adottare il metodo dell’ecopittura per ristrutturare i palazzi.
Cosa sono le ecopitture?
Le ecopitture sono composti metallici che, provocando una reazione chimica, “catturano” l’inquinamento. Dopo lo rilasciano sotto forma di sostanze NON nocive. A nostro parere bisognerebbe approfittare al più presto di questa scoperta riverniciando i palazzi di Largo Preneste, ovvero di una delle zone più inquinate di Roma.
In questo modo si potrebbe contribuire a ridurre notevolmente l'inquinamento atmosferico che danneggia gravemente la salute dei cittadini della nostra città.".
Francesca, Giulia & Elena (1I)
Povero Tevere!
"Abbiamo letto sul giornale Viavai un articolo che tratta di vernici ecologiche. Pare che il nostro municipio abbia intenzione di adottare il metodo dell’ecopittura per ristrutturare i palazzi.
Cosa sono le ecopitture?
Le ecopitture sono composti metallici che, provocando una reazione chimica, “catturano” l’inquinamento. Dopo lo rilasciano sotto forma di sostanze NON nocive. A nostro parere bisognerebbe approfittare al più presto di questa scoperta riverniciando i palazzi di Largo Preneste, ovvero di una delle zone più inquinate di Roma.
In questo modo si potrebbe contribuire a ridurre notevolmente l'inquinamento atmosferico che danneggia gravemente la salute dei cittadini della nostra città.".
Francesca, Giulia & Elena (1I)
Povero Tevere!
"Il Tevere ha cumuli di rifiuti dovunque: stracci, palloni, bottiglie, deiezioni di animali e calzini. Sotto le arcate del ponte Magliana, per esempio, spunta una mega-baraccopoli con discariche a cielo aperto. Immondizia giù dagli argini, carrelli del supermercato, pneumatici, perfino carcasse di auto e di motorini affiorano tra l’acqua e le sponde.
Tutto questo si ripercuote naturalmente sulla flora e sulle diverse specie di animali, soprattutto gli uccelli, che non trovando più il loro habitat, si spostano in bacini meno inquinati e più folti di vegetazione.
L’unica specie animale che vive ancora indisturbato pare sia il ratto norvegicus o pantegana delle fogne, insieme alla nutria o castorino.
Abbiamo tratto la notizia da http://www.roma.repubblica.it/ quando ci capita di osservare coi nostri occhi lo stato in cui versa un fiume storico come il nostro non possiamo che constatarne l'estremo degrado!". Nicolas e Giulio (1I)
"Leggendo le ultime notizie sul Tevere pare che sia il fiume italiano più interessato dai reati fluviali: pesce illegale, inquinamento delle acque, mancata depurazione e sversamento di sostanze inquinanti o tossiche. Le alte concentrazioni di sostanze azotate e fosfati sono indicatrici di acque inquinate e di bassa qualità. L’inquinamento del Tevere dipenderebbe in parte da quello dell’Aniene. Un tempo doveva essere un posto favoloso, dove fare bagni e navigare, mentre per noi oggi è un fiume-discarica. E' storicamente uno dei fiumi più importanti d’Italia, è ridotto peggio di un secchione dell’immondizia quando il camion non passa da molto tempo, insomma è proprio indecente!".
Fabiano e Pierpaolo (1I)
Aria di casa mia!
"Abbiamo commentato in classe, oggi 14/01/08, la notizia secondo cui alcune fabbriche d’automobili stanno producendo e commerciando un filtro antiparticolato, il "FAP", che ridurrebbe le microparticelle (polveri sottili) che escono dalla marmitta delle automobili in nanoparticelle. Alcuni scienziati però sostengono che queste nanoparticelle, per le loro ridottissime dimensioni, potrebbero raggiungere il nostro DNA mutandolo, oppure creare all'interno dei tessuti umani delle infiammazioni e a lungo andare dei tumori. Secondo noi bisognerebbe sperimentare bene questo filtro (visto che la circolazione delle auto con Fap può avvenire anche nei giorni di blocco del traffico cittadino) e/o trovare altre soluzioni al problema dell'inquinamento dell'aria a Roma.".Pierpaolo e Fabiano (1I)
Una strada della capitale...Tutti in bici?
"Abbiamo letto la notizia secondo cui il Comune di Roma ha realizzato delle piste ciclabili in alcuni municipi, mentre in altri sarebbero in fase di realizzazione.
Queste piste sono state progettate per ridurre l’inquinamento ambientale provocato da macchine, treni e autobus.
Alcune piste ciclabili dovrebbero partire dal Tevere e raggiungere il mare. La pista ciclabile, però, non può essere costruita nel lato sinistro del fiume, perché ci sono cantieri navali che ostruiscono il passaggio della pista stessa. Noi speriamo soltanto che Roma diventi una città ciclabile davvero.".
Benedetta,Eleonora,Simona e Alessia (1I)
Queste piste sono state progettate per ridurre l’inquinamento ambientale provocato da macchine, treni e autobus.
Alcune piste ciclabili dovrebbero partire dal Tevere e raggiungere il mare. La pista ciclabile, però, non può essere costruita nel lato sinistro del fiume, perché ci sono cantieri navali che ostruiscono il passaggio della pista stessa. Noi speriamo soltanto che Roma diventi una città ciclabile davvero.".
Benedetta,Eleonora,Simona e Alessia (1I)
Italian Graffiti...
"Si moltiplicano i graffiti sui muri del Pigneto. Oltre ad aver scattato foto che sul nostro blog parlano da sole riguardo alla tematica in questione, abbiamo appreso tale notizia dal giornale “Via Vai”. I muri dei palazzi, infatti, sono colmi di “Tag” (graffiti) che deturpano il quartiere.
Le “Tag” ora sono considerate opere d‘arte da alcuni negozianti, che le sfruttano per "abbellire" le proprie serrande, ma che restano comunque illegali. In qualche angolo del quartiere ci sono dei luoghi cupi che i ragazzi armati di bomboletta "ravvivano" con colori vivaci e disegni stravaganti, i quali a volte sono anche apprezzati da chi vive in zona." (1I).
Le “Tag” ora sono considerate opere d‘arte da alcuni negozianti, che le sfruttano per "abbellire" le proprie serrande, ma che restano comunque illegali. In qualche angolo del quartiere ci sono dei luoghi cupi che i ragazzi armati di bomboletta "ravvivano" con colori vivaci e disegni stravaganti, i quali a volte sono anche apprezzati da chi vive in zona." (1I).
Sara (di 2 I) ha approfondito il tema graffitismo con una ricerca:
"Il graffitismo nacque alla fine degli anni 60 a New York per mano di giovani ispanici e neri che ricoprirono i muri della città con le tags, i loro soprannomi e nomi d'arte. L'obiettivo era quello di apporre più firme nel maggior numero di posti. Fu nel 72 che Kool 223 realizzò il primo Master di due elementi con cui ricoprì la carrozza del metrò. Phase II aggiunse al pezzo uno sfondo a forma di nuvola, il Cloud. Nel 73 nacque IL GRAFFITO 3D e il WILD STYLE composto da lettere astratte e colori e abbellito con decori. Dagli anni 80 subentrano i cartoons e i fumetti tra i soggetti dei graffiti metropolitani.
Secondo recenti sondaggi il 76% dei giovani riterrebbe piacevoli i graffiti, per altri servirebbero da ribellione, mentre altri ancora li riterrebbero solo degli atti vandalici".